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Comunicato n.1 del 25 gennaio 2013

Care Amiche ed Amici,

terminate le feste di fine anno, la nostra Associazione ha ripreso in pieno la propria attività.

Il nuovo Consiglio Direttivo si è insediato nelle sue funzioni ed è ora pienamente operativo per continuare le iniziative impostate lo scorso anno e per intraprendere tutte quelle necessarie azioni nell'interesse dei Soci.

Come vi avevamo accennato, dal 1° gennaio la nostra Associazione è entrata a far parte della FAP Credito (Federazione Associazione Pensionati Credito) con la quale sta definendo una nuova copertura assicurativa sanitaria in sostituzione della esistente polizza Allianz, divenuta nel frattempo antieconomica.

Con la FAP Credito si stanno valutando anche eventuali iniziative per la difesa del potere d'acquisto delle nostre pensioni, falcidiato dalla mancata rivalutazione avvenuta negli ultimi tre anni.

L'annosa questione con il Fondo Pensioni Comit è, allo stato attuale, in una fase di stallo: mancano ancora alcune delle 25 sentenze della Corte di Cassazione che, per cause imprecisate, tardano ad arrivare. Questa circostanza blocca, per ora, qualsiasi iniziativa da parte del Collegio dei Liquidatori.

La nostra Associazione si sta adoperando per indirizzare le decisioni che verranno prese verso una soluzione la più possibile condivisa e solidale, che possa portare a definire la questione senza dover ricorrere ad ulteriori iniziative legali.

Riteniamo che questo atteggiamento conciliante possa essere condiviso anche dal Collegio dei Liquidatori; quest'ultimo ha già palesemente dimostrato la volontà di voler chiudere la vertenza in tempi ragionevolmente brevi, adoperandosi attivamente per ottenere che la decisione della Corte di Cassazione fosse presa tempestivamente (sono trascorsi solo sei mesi contro gli usuali due /tre anni).
A questo proposito è d'obbligo ricordare che altri si erano rifiutati di sottoscrivere la richiesta di accelerazione dell'udienza, esponendoci tutti al rischio di attendere qualche anno prima della pronuncia della Suprema Corte.

Bisogna anche chiarire – ad onore di verità - che non è stato il Fondo a voler ricorrere alla Corte di Cassazione, ma tutto è partito dall'iniziativa di alcuni legali che per primi hanno depositato il ricorso alla Suprema Corte: il Fondo e tutti gli altri ricorrenti si sono dovuti, pertanto, adeguare.

D'altronde l'accordo UNP/ANPEC, scaturito dall'impegno e dalla determinazione dei nostri soci Gioacchino Costantino e Gianfranco Minotti, è stato considerato da molti come una giusta soluzione della vertenza. Il fatto che non sia stato applicato e reso operante non è imputabile alla sola volontà del Fondo Pensioni; tale accordo, infatti, non ha mai ricevuto il necessario avallo dagli organi giudiziari preposti alla liquidazione del Fondo: senza questo beneplacito i Liquidatori non possono operare.

Adesso la situazione è completamente diversa: il Collegio dei Liquidatori, uniformandosi alle varie sentenze di Cassazione, dovrà seguire la procedura fallimentare e predisporre la "stato del passivo" con l'elenco dei possibili creditori.
L'accordo può essere un punto di partenza?

Ecco l'importanza di appartenere ad una Associazione, in grado di fornire con tempestività ogni utile indicazione durante l'iter di liquidazione; ricordiamo infatti che, secondo la normativa vigente, chi non dovesse condividere le conclusioni del “piano del passivo”, ha soltanto 15 giorni di tempo per manifestare la volontà di opporsi!
Un sentito ringraziamento va a Leonardo Esposito che ha retto l'Associazione nei primi sei mesi di vita, adoperandosi per dare alla stessa una struttura organizzativa e delineare compiti e funzioni ed a Francesco De Luca che ha creduto fin da subito nell'iniziativa e nella quale ha profuso impegno e dedizione.

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La nostra Associazione sta acquisendo, pian piano, sempre maggiore autorevolezza, dimostrata dal crescente numero delle persone che si iscrivono.
Per continuare il trend positivo ed avere sempre maggior peso nelle trattative che dovremo affrontare è necessario l'aiuto di tutti i Soci, per far conoscere ai loro ex Colleghi, con i quali hanno mantenuto quei rapporti di amicizia consolidati in tanti anni di lavoro, la validità della nostra iniziativa ed i valori alla base della stessa.
Al riguardo, vi invitiamo a diffondere il più possibile questo comunicato: se ogni Socio ci portasse almeno un nuovo iscritto, in breve tempo riusciremmo a raddoppiarne il numero. Perché non tentare?
Grazie per quello che riuscirete a fare e un caro saluto a tutti,

Associazione "Amici Comit - Piazza Scala"
per il Consiglio Direttivo
Il Presidente
Sergio Marini

Milano, 25 gennaio 2013

Amici Comit - Piazza Scala - Associazione senza scopo di lucro - Sede legale: Milano – 20123 – Via Olmetto, 5, 1° piano 

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