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Comunicato n. 1 del 21 gennaio 2019

Fondo Pensioni COMIT – Analisi e commenti a seguito del ricorso avverso al Lodo Arbitrale

La lunga vicenda della diatriba con il Fisco relativamente alla vendita del patrimonio immobiliare a Beni Stabili sembrava giunta finalmente a termine.

L’Agenzia delle Entrate aveva avuto piena soddisfazione di quanto le spettava dopo aver vinto nei tre gradi di giudizio; restava da stabilire chi, fra il Fondo e la società acquirente, dovesse sostenere l’onere fiscale. Al riguardo era stato costituito un Collegio Arbitrale il quale ha salomonicamente sancito, a maggioranza, che lo stesso andasse ripartito metà per uno.

Dato che il Fondo, nell’incertezza di questa decisione, aveva dovuto accantonare l’importo eventualmente preteso da Beni Stabili, l’accoglimento del lodo arbitrale consentiva di liberare questi 55 milioni di euro e di distribuirli, come ulteriore acconto di liquidazione, agli aventi diritto.

Fra questi ultimi si erano, infatti,  create delle aspettative: anche cifre relativamente limitate fanno comodo, di questi tempi, considerando che di anno in anno l’età avanza e i più cominciano a dubitare di fare in tempo a vedere la fine della storia, mentre altri se ne sono già andati.

Si temeva un ricorso di Beni Stabili avverso al lodo, ma la società non ci risulta  si sia attivata. Inopinatamente è arrivato invece, il ricorso contro il lodo da parte del Fondo Pensioni presso la Corte d’Appello di Milano, atto che rimette la situazione al punto di partenza, bloccando, per un tempo imprecisato, ogni eventuale possibilità di ulteriore versamento.

Non intendiamo qui addentrarci in un discorso giurisprudenziale, ancorché  ci risulta che, in una precedente sentenza, l’impugnazione di un lodo arbitrale per motivazioni concernenti il merito della decisione non è stata giudicata ammissibile dalla Corte d’Appello di Brescia del gennaio 2017.

Il Fondo, nel suo recente comunicato, ha giustificato il suo atteggiamento, che ha l’avallo del Tribunale di Milano, con la necessità di salvaguardare i partecipanti al Fondo, cercando di recuperare altri capitali da mettere a disposizione della liquidazione qualora il giudizio della Corte d’Appello ponesse l’importo interamente a carico di Beni Stabili.

Quello che vogliamo sottolineare è che il rinvio della distribuzione di somme, pur individualmente modeste, ha colto di sorpresa la platea degli aventi diritto. Platea  che meriterebbe ben altra attenzione e che avrebbe preferito arrivare alla conclusione di questa “eterna” liquidazione, piuttosto che rincorrere altri incerti fondi, pur sempre soggetti all’alea di un possibile giudizio avverso.

A questo riguardo abbiamo indirizzato ai Liquidatori del Fondo una “lettera aperta” il cui contenuto potete trovare in allegato.

Associazione “Amici Comit – Piazza Scala”

Il Consiglio Direttivo

Milano, 21 gennaio 2019

 

  Lettera Aperta ai Liquidatori

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