DEDUCIBILITA' CONTRIBUTI AL FONDO SANITARIO - FAMILIARI A CARICO
Diversi colleghi hanno constatato, in questi giorni, che il precompilato dell’Agenzia delle Entrate riporta, fra gli importi deducibili dal reddito, il contributo del Fondo Sanitario, ma tale somma non comprende l’eventuale quota riferita al familiare non a carico.
L’argomento, come molti colleghi hanno potuto constatare per esperienza diretta, è sempre stato controverso. La Banca, per i colleghi in servizio, defiscalizza l’intero ammontare del contributo, compresa la quota dei familiari a carico e non a carico, basandosi su una prerogativa della vecchia Cassa Sanitaria in qualità di ente nato da accordi sindacali (cfr. A.d.E. Circ. 50E 12/6/2002), prerogativa ereditata dal Fondo che da tale Cassa ha preso il seguito.
Su questa base e sulla parità fra Quiescenti e Attivi, sancita dalla Risoluzione n. 293 11/7/2008 dell’Agenzia delle Entrate, ci siamo sempre basati per la deducibilità integrale del contributo e, nella stragrande maggioranza dei casi, le controversie sorte fra diversi colleghi e le pertinenti sedi dell’ Agenzia delle Entrate si sono risolte favorevolmente.
Certamente l’impostazione data al precompilato non aiuta l’orientamento sin qui seguito. Tuttavia non ci sono effettive novità normative sull’argomento.
Pertanto, pur essendo convinti delle nostre ottime ragioni, dobbiamo ribadire che né su questa, né su altre fattispecie fiscali esiste certezza del diritto: ognuno quindi si comporti come ritiene più opportuno e secondo i consigli del proprio C.A.F.
Al riguardo, il C.A.F. FABI, presso il quale affluisce un grande numero di dipendenti e pensionati del Gruppo Intesa SanPaolo, è sempre stato sinora allineato sulla deducibilità dell’intero contributo.
Ove dovessero intervenire chiarimenti, soprattutto se provenienti dalle autorità competenti, non mancheremo di darne comunicazione.
Filippo Vasta
Milano, 26 aprile 2016