Cari Soci e care Socie,
portiamo alla vostra attenzione un comunicato dei Sindacati relativo ad alcune modifiche che saranno apportate al Regolamento del Fondo Sanitario Integrativo di Gruppo a partire dal prossimo 1° gennaio, nonché un breve commento di Filippo Vasta, nostro Consigliere e consulente in materia di Fondo Sanitario per la nostra Associazione.
Un caro saluto
Sergio Marini
Presidente del Consiglio Direttivo
Associazione "Amici Comit - Piazza Scala"
Milano, 29 novembre 2015
FONDO SANITARIO INTEGRATIVO
Modifiche dal 1° gennaio 2016
Nei giorni scorsi si sono riunite le Fonti Istitutive ed hanno sottoscritto un accordo che comporta alcune modifiche alle prestazioni, a partire dal 2016. In attesa che gli organi del Fondo trasfondano le variazioni nei Regolamenti e nello Statuto, vi forniamo i contenuti tramite l’allegata comunicazione della delegazione sindacale unitaria che ha partecipato alla trattativa.
Un breve commento a quanto appreso.
- L’introduzione del massimale triennale per le spese dentarie riguarda solo il Personale in Servizio.
- L’innalzamento dei massimali relativi alle famiglie numerose riguarda invece anche i Quiescenti. Non sappiamo quanto frequenti siano, fra i pensionati, i nuclei con almeno 5 persone; in ogni caso si tratta di massimali pesantemente falcidiati dagli accordi precedenti e ormai lontani da quelli degli Attivi.
Sin qui abbiamo visto il bicchiere mezzo vuoto. Possiamo cambiare l’ottica con gli altri provvedimenti assunti:
- Il rimborso dei farmaci AIC non rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionali e riguardanti cure di malattie particolarmente gravi;
- L’eliminazione della quota differita per le prestazioni in convenzione a carico dei Quiescenti. Ricordiamo che questo provvedimento, assunto nel 2013 e relativo solo ai pensionati, comportava il pagamento all’Ente Convenzionato non solo della franchigia, ma anche del 15% della quota a carico del Fondo Sanitario. Sarebbe stata auspicabile l’abolizione per tutti, pensionati e attivi, della quota differita per le prestazioni in forma indiretta, che tanti problemi dà in sede di dichiarazione dei redditi ed altri ne darà a partire dall’anno venturo, quando i flussi del Fondo verranno integralmente trasmessi all’Agenzia delle Entrate. Continueremo a batterci per convincere Fondo e Sindacati sulla necessità di fare a meno di questo astruso procedimento;
- Per gli iscritti con pensione di reversibilità, il calcolo della contribuzione sul 65% dell’importo della pensione del coniuge defunto, con un contributo minimo di € 600 (pari ad una pensione di € 20.000 lordi). Questo provvedimento elimina pressoché totalmente l’iniquità, introdotta con l’accordo 2013, del calcolo della contribuzione sul totale della pensione del defunto.
Sono state infine introdotte altre modifiche statutarie in tema di re-iscrizione al Fondo e cancellazione dallo stesso, in casi specifici. Si tratta, evidentemente, della necessità di andare incontro a fattispecie materializzatesi in questi anni e meritevoli di attenzione.
Possiamo parlare quindi di bicchiere mezzo pieno.
Filippo Vasta
27 novembre 2015