Care socie e cari Soci,
il Fondo Pensioni ha pubblicato sul proprio sito (www.fondocomit.it), in data 28 settembre scorso, un breve comunicato - il cui testo è riportato qui in calce - riguardante la decisione del Collegio Arbitrale sul contenzioso fiscale relativo alla dismissione del patrimonio immobiliare, avvenuta nel lontano 2006. Il Collegio ha deciso che l’onere finale del pagamento richiesto dal Fisco debba essere sopportato, in via paritetica, dal Fondo stesso e da Beni Stabili.
Tale decisone può essere impugnata, da entrambe le parti. entro il termine di 90 giorni dalla data di pubblicazione (presumibilmente entro la fine del corrente anno), presso la Corte d’Appello di Milano.
A questo riguardo, i Soci Mario Auterio ed Emilio Rosso, hanno predisposto, elaborando i dati del Bilancio del Fondo al 31 dicembre 2017, uno studio (cfr. allegato) sulla possibilità che il Fondo Pensioni provveda – scaduti i predetti termini di legge – ad una nuova erogazione che potrebbe portare alla completa definizione degli importi indicati nello Stato Passivo, redatto e approvato nel 2013.
Chiediamo, pertanto, al Fondo Pensioni di valutare, con spirito solidale ed in considerazione dell’età avanzata dei beneficiari, di dar corso - con la massima possibile, sollecitudine - ad un ulteriore versamento d’acconto.
Milano, 2 ottobre 2018
Comunicato del Fondo Pensioni per il Personale della Banca Commerciale Italiana (in liquidazione)
28.9.2018
Facendo seguito alla news del 9.7.2018, riguardante lo svolgimento processuale dell’arbitrato tra Fondo Pensioni Comit e Beni Stabili SpA, si comunica che in data 26.9.2018 il Collegio Arbitrale ha depositato il lodo (decisione). Il Collegio ha deciso (a maggioranza, con la dissenting opinion di uno dei tre Arbitri) che l’onere finale del pagamento ricevuto dal Fisco (in relazione al contenzioso fiscale relativo alla dismissione del patrimonio immobiliare del Fondo, avvenuta nel 2006) debba essere sopportato in via paritetica da Fondo e Beni Stabili. Allo stato, dunque, restano confermati i rispettivi esborsi di 55 milioni di Euro ciascuno a suo tempo effettuati da entrambe le Parti. Pende il termine per l’eventuale impugnazione della decisione.