La relazione redatta dall'Avv. Catenaccio sull'ultima Assemblea del Fondo Sanitario
Il 25 giugno scorso si è svolta l’Assemblea dei delegati del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesasanpaolo che, come noto, ha avuto per oggetto, per la parte ordinaria, l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2012 e, per la parte straordinaria, le modifiche statutarie inerenti solamente le disposizioni transitorie (allungamento a tre anni della durata in carica dell’attuale Assemblea dei delegati e inserimento dell’art. 36 che prevede anche per il 2013 l’erogazione “una tantum” di 1,5 milioni di Euro da parte della gestione “attivi” alla gestione “pensionati” a copertura dell’ormai cronico disavanzo annuale) Come di consueto, l’unico intervento, dopo la presentazione del bilancio da parte del Direttore di Fondo, è stato il mio, con il quale ho chiesto conto della destinazione dell’ormai enorme Fondo di riserva ammontante a 73 milioni di Euro. Con l’occasione ho ribadito che, trattandosi di un ente con un bilancio unitario a dispetto della divisione in due “gestioni”, non è condivisibile il fatto che, nella copertura di eventuali disavanzi, si tenga conto delle risultanze delle singole “gestioni”, con evidente penalizzazione solo di quella dei pensionati, piuttosto che del risultato complessivo di bilancio. Ho anche ripreso l’eccezione sollevata in sede di Consiglio da Filippo Vasta circa l’effettivo ruolo del Consiglio stesso, alla luce del fatto che le “correzioni” in materia di contribuzione e prestazioni vengono deliberate dal Consiglio sulla base di quanto deciso dalle cosiddette Fonti istitutive in via preliminare. Alla luce di questa considerazione, ho chiesto al Presidente chi fosse l’effettivo gestore del Fondo, l’effettivo estensore dei bilanci e di chi fossero le correlate responsabilità, adombrando il fatto che le predette Fonti istitutive potessero essere considerate gli amministratori di fatto dell’ente. Il Presidente, preso atto delle mie osservazioni, non ha voluto entrare nel merito delle stesse, giustificando il rifiuto con il fatto che le questioni sollevate non erano attinenti all’ordine del giorno, ma coinvolgevano problematiche di competenza delle Fonti istitutive e che, pertanto, non era tenuto a rispondere. Quanto alla parte straordinaria dell’Assemblea, ho eccepito che mi pareva assai singolare una modifica statutaria che riguardasse solo ed esclusivamente le norme transitorie perché, più correttamente, sotto il profilo logico-giuridico, esse hanno la funzione, originaria, di consentire la gestione dell’ente in ragione dell’applicazione delle norme statutarie una volta a regime. Messo a votazione il bilancio, lo stesso è stato approvato a maggioranza, con il voto contrario dei rappresentanti dei pensionati. Nella circostanza, sono intervenuto relativamente ai motivi di rifiuto del Presidente di rispondere alla mie considerazioni, facendo presente che, non essendo riconosciuta, quale Fonte istitutiva, la componente dei pensionati, l’unico momento per far sentire la loro voce era in questa sede. Con riguardo, invece, alla modifica statutaria, in accordo con il Dr. Boggian, è stato espresso voto favorevole per evidenti ragioni di opportunità e convenienza, in particolare per il nuovo articolo 36.◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ E’ il secondo anno che partecipo a questa Assemblea e mi chiedo quale senso e quale utilità la stessa possa avere, posto che: Franco Catenaccio ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ L'articolo 36 dello statuto: |