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Care Socie e cari Soci,

Il Consiglio d’Amministrazione del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa SanPaolo, ha deliberato, nella seduta di ieri - come esposto nella nota del nostro Consigliere Filippo Vasta, che trovate qui di seguito –  l’accoglimento della “scrittura di transizione” che porrà fine, dopo oltre 10 anni, alla nota vertenza tra la Cassa Sanitaria Intesa ed il citato Fondo Sanitario.

La chiusura della vertenza, che porterà al Fondo Sanitario indubbi vantaggi, è soprattutto  dovuta alla tenacia e determinazione  dei quattro Consiglieri della Cassa Sanitaria (tra cui il Presidente della nostra Associazione), in quota pensionati, che non hanno accettato l’illecito scioglimento del citato Ente e si sono battuti, nei vari gradi di giudizio, nel solo interesse dei “pensionati”.   

Dopo questa buona notizia, non ci resta che augurare a tutti voi ed alle vostre famiglie un sereno Santo Natale ed un nuovo anno migliore di quello che sta per finire. Tanti cari Auguri

Associazione “Amici Comit – Piazza Scala

Il Consiglio Direttivo

Milano, 11 dicembre 2021

 

Notizie dal Fondo Sanitario
Consiglio di Amministrazione del 10 dicembre 2021

Il principale argomento di questa seduta riguardava la conclusione della vertenza che ha accompagnato il Fondo Sanitario sin dalla sua istituzione, originata dall’impugnazione, da parte dei quattro consiglieri che rappresentavano i pensionati, della delibera del Consiglio di Amministrazione della Cassa Sanitaria Intesa del 18 ottobre 2010. La delibera in questione aveva sancito il passaggio dalla vecchia Cassa Sanitaria Intesa al nuovo organismo Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo, ma tale provvedimento era illegittimo in quanto non nella facoltà del Consiglio ma, statutariamente, di competenza dell’Assemblea degli iscritti alla Cassa.

Come noto, la prima sentenza del Tribunale di Milano aveva, nel 2014, sancito l’illegittimità del procedimento adottato dalle Fonti Istitutive disponendo, nell’immediato, la restituzione alla vecchia Cassa del patrimonio di pertinenza della stessa. La successiva sentenza della Corte d’Appello aveva confermato il primo giudizio. Dopo il secondo grado i consiglieri ricorrenti avevano depositato un’offerta di conciliazione, che proponeva dei provvedimenti atti a mettere  in sicurezza la gestione quiescenti dallo squilibrio economico che è strutturale in una platea composta solo da pensionati, nonché l’abolizione della quota differita quale elemento di incertezza delle prestazioni. Solamente con l’ultimo accordo sindacale, quello stipulato lo scorso 5 novembre, le modifiche statutarie introdotte hanno incontrato in gran parte le richieste a suo tempo presentate, talché è stato possibile trovare il modo di far cessare la contesa e consentire il rientro nel Fondo Sanitario del patrimonio a suo tempo restituito alla Cassa, che dagli originari 33 milioni è nel frattempo aumentato a quasi 39 milioni ad opera della gestione finanziaria.

Il rientro di questa somma agevolerà le nuove iniziative che il Fondo Sanitario sta avviando a seguito del citato Accordo, soprattutto in tema di prevenzione e Long Term Care.   

Perché chiudere questa pratica con una transazione, anziché attendere l’esito del giudizio di Cassazione? E’ presto detto. Lo scopo dei quattro colleghi (Vittorio Amici e Agostino Colace, ex Cariplo, Sergio Marini e Rinaldo Cobianchi, ex Comit), che in questi dieci anni si sono esposti in prima persona in una causa fatta nell’interesse di tutti i pensionati, nonché delle Associazioni che li hanno sostenuti, era solamente quello di assicurare ai pensionati un presidio assistenziale più sicuro e più equo di quello uscito dagli accordi del 2010 e dei successivi emendamenti del 2012 e 2013. I recenti provvedimenti, già descritti nella mia precedente comunicazione e, in particolare, la garanzia dell’intera corresponsione del contributo di solidarietà e l’abolizione della quota differita, hanno eliminato i motivi della contesa. Ai ricorrenti, fra i quali nel frattempo è purtroppo mancato Colace, deve andare la gratitudine di tutti noi; un ringraziamento va altresì all’Avvocato Iacoviello, la cui opera è andata ben oltre l’impegno professionale, a dimostrazione delle sue qualità umane e della sua vicinanza personale alle nostre vicende.

La scrittura di transazione è già stata redatta. Il Consiglio del Fondo ha deliberato ieri per quanto di sua competenza e si attende il Consiglio d’Amministrazione della Cassa Sanitaria, chiamato il prossimo 22 dicembre a chiudere definitivamente il contenzioso e a disporre la restituzione del patrimonio. Ritengo fortemente che questa sia una buona nuova per tutti.

Il mio augurio di Buon Natale e di un anno nuovo un po’ più sereno dei precedenti.

Filippo Vasta

11 dicembre 2021