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RECUPERO MANCATA PEREQUAZIONE DELLE PENSIONI INPS

Cari Soci e care Socie,

facciamo seguito a quanto segnalatovi con il nostro Comunicato n. 8 del 16 settembre 2015 per fornirvi le istruzioni operative da seguire per impugnare il blocco della perequazione 2012/13 (dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 70/2015), ma sostanzialmente e solo parzialmente  ripristinato dal Governo con il Decreto Legge 65/2015.
Per l’ illustrazione approfondita della problematica si può consultare la pagina seguente, pubblicata sul sito dello Studio Legale Iacoviello:
http://www.iacoviello.it/Blocco_perequazione.html

La nostra Associazione, allineandosi a quanto fatto da tutte le altre associazioni di  pensionati aderenti alla F.A.P., consiglia di promuovere questa causa verso l’ INPS  per tutti coloro il cui importo mensile delle pensione supera complessivamente € 1.405,05 lorde (pari a circa € 1.088 nette).
L' opportunità di avviare la causa contro l’ INPS è dovuta al rischio di una eventuale decadenza triennale di ogni diritto. Tale decadenza può essere evitata per legge solo con una causa legale e non con una semplice raccomandata.
L'invio della raccomandata all'INPS deve essere, comunque, il primo passo per manifestare il proprio interesse a veder riconosciuto il diritto alla perequazione delle pensione (se non già fatto, trovate il testo nel sito sopra indicato).

Le cause collettive nei confronti dell' INPS per legge vanno promosse davanti al Tribunale del Lavoro competente per territorio per il comune di residenza anagrafica del pensionato (art. 444 c.p.c.) o, più genericamente,  presso il Tribunale avente sede in ogni capoluogo di provincia. 

ISTRUZIONI OPERATIVE

In via preliminare occorre:

A
. Compilare, tramite il sito internet dello Studio Legale Iacoviello, il modulo  di adesione senza impegno con i propri dati personali (per un primo esame gratuito della posizione individuale).
Per l' invio telematico si deve accedere al seguente link:
http://www.iacoviello.it/Sub_pagine/Blocco_2012_13/Form_Azione_collettiva.html

Per avviare le cause:
Solamente dopo
che lo Studio Legale Iacoviello avrà esaminato i dati contenuti nel modulo e comunicato personalmente, via e-mail, le istruzioni necessarie:
B
. Inviare per posta allo Studio Legale Iacoviello i documenti, indicati chiaramente nella mail che ciascuno riceverà.
C
. Versare poi allo Studio Legale Iacoviello la somma necessaria per la causa, al prezzo di favore onnicomprensivo (pari a € 253,76)  concordato con la F.A.P.  e riservato esclusivamente ai soli iscritti e ai loro congiunti delle Associazioni di Pensionati iscritte a detta Federazione, come “Amici Comit Piazza Scala”.
Il versamento deve essere effettuato,
mediante bonifico bancario,  allo Studio Legale Iacoviello alle seguenti coordinate bancarie: Avv. Michele IACOVIELLO, Cariparma, Codice IBAN:  IT80 X062 3001 0220 0003 5241 866.
I documenti necessari da far pervenire allo Studio Legale Iacoviello (via Vassalli Eandi, 28,  10138 TORINO)  in forma cartacea ed a mezzo spedizione postale  sono:

1. Modulo d'incarico per lo Studio Iacoviello, contenente tutte le condizione per l'incarico, debitamente firmato per accettazione (in originale);
2. Procura alle liti debitamente compilata e firmata (due originali);
Tali documenti  perverranno personalmente solo dopo la verifica dei dati comunicati a mezzo e-mail (cfr. sub punto A)

3. Cedolino della pensione del febbraio 2012 (o altro mese successivo del 2012);
4. Copia della raccomandate interruttive della prescrizione all' INPS con l'avviso di spedizione e di ricevimento (il testo è reperibile al link sopra indicato);
3. Copia del proprio documento di identità
4. Copia del proprio codice fiscale 

SPESE LEGALI

La causa contro l' INPS costa € 200 + iva e cpa (in pratica € 253,76) a persona.

Questo importo sarà “onnicomprensivo”, cioè coprirà tutte le spese e gli onorari fino all’appello compreso; ricomprese anche le preliminari azioni amministrative nei confronti dell'INPS, che verranno assolte dallo Studio per conto dei mandanti.
In particolare l’ importo coprirà:

1.       i costi dell’ Avvocatodomiciliatario (accreditato presso la sede del Tribunale di appartenenza);

2.      il “contributo unificato” da versare per legge per ogni grado di giudizio;

3.      ogni spesa viva per trasferta, ecc;

4.       l’onorario dovuto allo Studio Iacoviello e ai suoi collaboratori per la seguente opera professionale:
a)      studio della controversia;
b)      redazione degli atti introduttivi e difensivi, secondo le modalità ritenute utili dallo Studio;
c)       eventuale istruttoria;
d)      discussione della causa.
e)      l’ eventuale giudizio davanti alla Corte Costituzionale;
f)       il giudizio di appello (se ritenuto necessario dai difensori in base all'esito della eccezione di incostituzionalità)

Non comprenderà, invece, il giudizio di cassazione o altre attività o costi. Il giudizio di cassazione è improbabile, poiché la causa verrà già decisa in Corte Costituzionale.
Null’altro sarà dovuto per onorari allo Studio Iacoviello, anche in caso di soccombenza giudiziale.

In aggiunta agli onorari sopra indicati lo Studio Iacoviello avrà diritto a riscuotere, a norma dell'art. 93 del c.p.c., le spese legali liquidate in sentenza dal Giudice e poste a carico della controparte INPS.
In caso di esito favorevole - ma solo in questo caso - sarà poi dovuto allo Studio Iacoviello un compenso finale aggiuntivo pari al 10% (oltre Iva e Cpa), dell’importo netto effettivamente recuperato per i soli arretrati (con l’ovvia esclusione delle somme mensili da percepire in futuro). 

Per completezza vogliamo chiarire bene che cosa accadrebbe in caso di eventuale soccombenza:

-          lo Studio Iacoviello non chiederà nessun altro onorario o spesa, avendo già percepito la somma iniziale “onnicomprensiva” versata;

-          non si può escludere a priori il rischio di subire la condanna a rimborsare le spese legali dell’INPS. Su questo però vanno fatte due osservazioni: da un lato il Giudice può “compensare” le spese di causa, cioè escludere la condanna alle spese per la obiettiva incertezza della questione e dall’altro l’eventuale costo andrebbe ripartito pro quota fra molti ricorrenti, per la natura collettiva dell’azione. 

La nostra Associazione è a disposizione dei propri Soci per fornire, anche in questa circostanza, la più completa assistenza.
Un caro saluto. 

Sergio Marini
Presidente del Consiglio Direttivo
Associazione "Amici Comit - Piazza Scala" 

Milano, 13 ottobre 2015