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INFORMAZIONI DI RILEVANTE INTERESSE PER I COLLEGHI "ESODATI"

Cari amici, riceviamo da un nostro Iscritto "ricorrente" la comunicazione effettuata dallo Studio dell'Avv. Iacoviello sulla prima sentenza emessa a Milano in materia di "Fondo Esuberi", purtroppo negativa; naturalmente si andrà in appello, dopo aver acquisito le relative motivazioni.
E' stato riferito che in corso d'udienza L'INPS ha eccepito, fra l' altro, la prescrizione quinquennale dei contributi, quindi è comunque necessario far spedire dagli interessati le lettere interruttive, rivolgendosi allo Studio sopra menzionato per acquisire il relativo testo e per una prima valutazione della situazione personale.

Gentili nostri assistiti, ieri è stata emessa in primo grado la sentenza relativa al Vostro gruppo di lavoratori sulla questione del Fondo Esuberi Il Giudice Dott.ssa Porcelli ha dichiarato l’ incompetenza per territorio per tutti i lavoratori residenti fuori dal circondario del Tribunale di Milano, sostenendo che ognuno deve fare causa presso la sua personale sede INPS, malgrado esista una Convenzione fra la Banca Commerciale Italiana e l’ INPS di Milano Missori, e malgrado la stessa Banca Intesa non avesse neppure sollevato eccezioni sul punto.
Si tratta di una tesi assurda, e contrastante con l’ art. 444, comma 3, del codice di procedura civile.
Il Giudice ha inoltre respinto il ricorso per i lavoratori residenti nel circondario di Milano.
Non sono ancora state depositate le motivazioni della sentenza, e quindi non siamo oggi nella condizione di poterVi fornire maggiori informazioni.
Possiamo al momento solo riferirVi quanto avvenuto ieri. Vi daremo maggiori notizie appena saranno depositate le motivazioni.
La causa ovviamente proseguirà in appello.
Il prossimo mese verranno emesse altre sentenze da giudici diversi per altri Vostri Colleghi, e noi restiamo fiduciosi in un esito positivo della vertenza, che si presenta estremamente complessa sul piano strettamente tecnico - giuridico, e questo certo non la rende semplice per i Giudici, tenuto anche conto dell’ atteggiamento di estrema chiusura dell’ INPS, che invece non dovrebbe fare altro che ricevere un supplemento di contributi dalla Banca, con il conseguente ricalcolo aritmetico della pensione.
L’ INPS ha infatti assunto un atteggiamento di completo rifiuto e di supina adesione in ogni caso al comportamento delle Banche, quale che sia.
E’ emerso infatti in giudizio che le Banche in passato hanno versato i contributi in maniera diversificata, poiché mentre il San Paolo li ha versati spontaneamente anche sul VAP (come da noi qui richiesto), al contrario non lo ha fatto Banca Intesa.
All’ INPS va bene tutto in ogni caso, cioè va bene sia l’ uno che l’ altro criterio di calcolo !!
Ha ammesso infatti l’ INPS che i suoi Uffici si limitano semplicemente a rilevare l’ importo della retribuzione indicato dalla Banca nel quadro D della domanda al Fondo, senza poi ricalcolarlo in base ai dati retributivi già in suo possesso. Si tratta di comportamento dell’ INPS ovviamente inammissibile.
Quindi riassumendo:
1. della Vostra sentenza di ieri - negativa sul merito - non vi sono ancora le motivazioni;
2. in ogni caso impugneremo tale sentenza;
3. il prossimo mese saranno emesse altre sentenze per altri lavoratori Vostri Colleghi.
Vi terremo informati degli sviluppi e Vi porgiamo i migliori saluti.
Avv. Michele IACOVIELLO
Avv. Silvia SANTILLI

Studio Legale Iacoviello
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